C'era lei a contare le stelle

Mercy mi annienta, è questa la verità, annulla ogni mio pensiero lucido e razionale. Ma io non posso. Io non voglio. Non posso volere nessun altro nella mia vita.»

Mercy Brooks ha 24 anni, vive con sua nonna (a cui vuole un bene dell’anima e di cui si occupa amorevolmente) studia, lavora e ha un unico grande sogno: aprire un giorno una scuola di danza tutta sua.

Ma per raggiungere quel sogno, si barcamena continuamente tra le pulizie allo Sky, la caffetteria della sua cittadina, e qualche ora da babysitter.

Gabriel Sherman ha 28 anni, una splendida carriera come giocatore di hockey e due gemelli di quattro anni di cui occuparsi, vista la scomparsa prematura della loro madre.

Da allora il mondo di Gabe non ha fatto che crollare, pezzo dopo pezzo, mandando all’aria perfino la cosa a cui tiene di più, il suo ruolo di punta negli Atlanta Flames. Ed è per questo che ha optato per un riposo forzato, in uno dei posti che più gli ricordano l’unica donna che abbia mai amato. Tornare a Calhoun Falls sa di ricordi felici e di nostalgia, ma soprattutto sa di speranza.

Gabe è deciso a lasciarsi il passato alle spalle e a rimettersi in forma, ma per farlo ha bisogno di una babysitter che possa badare ai gemelli durante i suoi allenamenti e, neppure a dirlo, l’incontro-scontro con Mercy ribalterà le carte in tavola.

Tra loro non sarà certo amore a prima vista ma, poco a poco, le crepe di lui verranno colmate dalla luce di lei, l’unica in grado di capire fino in fondo il suo dolore e farlo anche un po’ suo. Ma cosa accadrà quando quelle stesse fratture finiranno per aggiungere sale sulle ferite, minando pericolosamente quello che sta nascendo tra Mercy e Gabriel? Può il passato condizionare completamente ciò che siamo? Può il dolore essere più forte dell’amore?

Dopo il bestseller Brooklyn Heart, torna a farci emozionare, la penna profonda e delicata di A. Valeria Messina, capace di scavare a fondo nell’animo umano, rendendo unico e prezioso ogni singolo istante e facendoci vivere tutto, perfino quello che ci fa più male. Perché non c’è buio senza luce e ci sono stelle capaci di brillare con la stessa ostinazione di un per sempre.