Il Titano di Sparta

Numero pagine: 401

In ginocchio, sul freddo marmo del tempio di Athena, il Generale Pleithos farà ciò per cui un guerriero di Sparta non sarà mai addestrato, pregare per l'aiuto degli Dei. Tanto valoroso e forte quanto sventurato e sofferente; vedovo della moglie, stroncata dal parto che diede alla luce un figlio deforme, al quale fu donata la morte secondo le antiche leggi. La preghiera per un erede sano e forte verrà udita ma non dalla candida Dea, sarà invece il tremendo Ares ad accogliere la richiesta dello spartano. La violenta e blasfema unione con la giovane moglie del Generale, darà alla luce il guerriero più temibile che Sparta abbia mai visto.
Ares tenterà di piegare il figlio al suo volere, lo funesterà con dolore e perdite, mentre il giovane Titano crescerà tra la ferrea disciplina di Sparta e la furente rabbia che gli lacera l’animo e grida per la sua libertà. Persino i possenti Dei discenderanno sulla terra, sino a smuoverne le fondamenta, mentre, il
cammino del Titano di Sparta, porterà il giovane figlio della Guerra a incrociare la spada con quella del Padre.

“L'Olimpo e la Terra sanguineranno, sino a comprendere che la morte non è la fine”

BIOGRAFIA AUTORE
L’autore sviluppa presto la passione della scrittura, nello specifico, il carattere curioso lo avvicina ai miti e leggende dell’Antichità. Prova a leggere Omero già dai primi anni delle elementari, ne resta folgorato sebbene non ancora pronto a comprenderne a pieno la bellezza. Continua gli studi di economia ma l’amore per il mondo dell’Antico e la sua mitologia non sfiorisce anzi si amplia col tempo. All’età di diciotto anni completa la stesura del primo romanzo. Legge e scrive, fagocita libri, collabora con piccoli giornali della zona, incide brani musicali scritti per sé e per artisti emergenti. Approfondisce le culture, i miti le leggende e le spiritualità dei popoli antichi. Oggi continua a scrivere per passione, con la speranza di far germogliare il seme della curiosità e la passione per il Mito, negli animi dei lettori “fertili” e di trovare altre domande che lo portino ad esplorare nuovi “orizzonti”.